"Più la regione anatomica è ridotta, più contiene strutture di notevole importanza" cit.
L'orbita è una cavità ossea, formata da ben sette ossa craniche, con una funzione protettiva del bulbo oculare; le ossa interessate sono:
lo sfenoide e il frontale (che insieme formano il tetto dell'orbita), lo zigomatico (che insieme al frontale forma la fossa orbitaria), l'osso etmoidale (che costituisce la maggior parte della parete interna della cavità orbitale), l'osso lacrimale, l'osso mascellare e l'osso palatino (che fanno parte del pavimento dell'orbita) (Gospe and Bhatti, 2018) (Maslehaty et al, 2018).
L'orbita contiene diverse strutture di notevole importanza dal punto di vista anatomico, ma anche osteopatico, come ad esempio (Voirol and Vilensky, 2014) (Turvey and Golden, 2012):
strutture vasculo-nervose, per citarne alcuni, nervo ottico, arteria oftalmica (proveniente dalla carotide), fibre simpatiche del plesso coroideo, vasi e nervi sopra e sotto-orbitari, vena oftalmica superiore, nervo lacrimale, nervo frontale (compagini del nervo trigemino), vasi e nervi etmoidali, nervo oculomotore, nervo abducente e ganglio ciliare
muscolari, in particolar modo sette muscoli extra-oculari =
elevatore superiore della palpebra
retto superiore, retto mediale, retto inferiore e retto laterale
obliquo superiore e obliquo inferiore
connettivo-fasciali, ad esempio l'anello tendineo comune
Tutte queste strutture decorrono attraverso diversi forami, dotti od orifizi (il più importante è il dotto naso-lacrimale, il quale drena le lacrime dall'occhio al naso, a livello del meato inferiore.
Dal punto di vista del trattamento manipolativo osteopatico, l'orbita deve essere presa in considerazione non come una mera regione anatomica da studiare a memoria, ma come una zona di rilevanza clinica per il contenuto sopraelencato, soprattutto in caso di (Mardini et al, 2019) (Sherman et al, 2017):
dolore oro-facciale
vertigini e acufeni
otite media e faringiti croniche
dolore dentale e malocclusione
plagiocefalia, dacriostenosi e difficoltà di allattamento, soprattutto nei neonati e nei Pazienti pediatrici