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Sui Pazienti adulti è possibile realizzare dei trattamenti manipolativi

per ovviare a dolori corporei o   ritrovare il proprio benessere.

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Articolo 7 della Legge 11 gennaio 2018, n. 3, gli OBIETTIVI FORMATIVI QUALIFICANTI della L/SNT/4

Classe delle lauree in PROFESSIONI SANITARIE DELLA PREVENZIONE

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“I laureati nella classe delle professioni tecniche della prevenzione svolgono con autonomia tecnico-professionale attività di prevenzione, verifica e controllo in materia di igiene e sicurezza ambientale nei luoghi di vita e di lavoro, di igiene degli alimenti e delle bevande, di igiene e sanità pubblica e veterinaria e, infine, attività di prevenzione e mantenimento della salute tramite approcci e tecniche osteopatiche.”

 

Attraverso un approccio manipolativo l'Osteopata è quindi "quel professionista sanitario che svolge in via autonoma, o in collaborazione con altre figure sanitarie, interventi di prevenzione e mantenimento della salute attraverso il trattamento osteopatico di disfunzioni somatiche non riconducibili a patologie nell’ambito dell’apparato muscolo-scheletrico.

 

In riferimento alla diagnosi di competenza medica e all’indicazione al trattamento osteopatico, dopo aver interpretato i dati clinici, il laureato in Osteopatia riconosce l’indicazione o la controindicazione al trattamento osteopatico ed effettua la valutazione osteopatica attraverso l’osservazione, la palpazione percettiva e i test osteopatici per individuare la presenza di segni clinici delle disfunzioni somatiche del sistema muscolo-scheletrico.

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Egli pianifica il trattamento osteopatico e predispone modalità di trattamento selezionando approcci e tecniche osteopatiche esclusivamente manuali, non invasive, ed esterne, adeguate al Paziente ed al contesto clinico; esegue, in sicurezza e nel rispetto della dignità e della sensibilità del Paziente, il trattamento manipolativo osteopatico attraverso tecniche specifiche e selezionate per il singolo Paziente; valuta gli esiti del trattamento osteopatico, ne verifica l’appropriatezza e pianifica il follow-up condividendoli con il Paziente, con eventuali caregiver e con altri professionisti sanitari.

 

Al fine di prevenire alterazioni dell’apparato muscolo-scheletrico, promuove azioni educative verso il soggetto in trattamento, verso la famiglia e la collettività; educa il Paziente nelle abilità di autogestione dell’organismo e ne pianifica il percorso educativo anche in collaborazione con altri professionisti; a fine trattamento verifica le rispondenze tra metodologia attuata e gli obiettivi di recupero funzionale riabilitativo e psicosociale; reindirizza il Paziente al Medico inviante quando i sintomi persistono oltre i tempi previsti o peggiorano."

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I trattamenti non agiscono quindi sulla patologia stessa, ma cercano - fin tanto che non ci siano cambiamenti morfologici e strutturali importanti -

di andare a ricercare le implicazioni funzionali posturali.

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Nello specifico, i Pazienti anziani possono trovare beneficio dal trattamento osteopatico poichè, grazie a delle tecniche che favoriscono

la circolazione sanguigna e il rilascio dei tessutiquesta terapia manuale mobilizza le porzioni corporee, dalla testa ai piedi.

 

Rispettando quelli che sono i fenomeni degenerativi fisiologici e non promettendo risoluzioni

che vadano al di là dell'evoluzione normale dei tessuti con l'età, il benessere e il movimento sono due dei principali obiettivi per questa tipologia di Pazienti.

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Aggiornamento web site: 28/02/2024

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