INTRODUZIONE
Il trail running viene definito come la corsa nella natura, in ambienti molto diversi gli uni dagli altri, con qualsiasi tempo atmosferico. È uno sport che sollecita soprattutto gli arti inferiori e la colonna vertebrale, senza dimenticarci che è uno sport di concentrazione e grande sforzo (fisico e mentale), soprattutto per le gare che si svolgono per più chilometri e per più giorni.
PUNTO DI VISTA OSTEPATICO
Dato che il trail running comprende ovviamente percorsi sia in salita che in discesa, bisogna saper alternare camminata e corsa e adattarsi al proprio ritmo, al fine di concludere la gara e con meno problemi muscolo-scheletrici possibili, ascoltando le sensazioni del proprio corpo.
Il 19-79% dei corridori subisce lesioni
Ci sono innumerevoli infortuni che i corridori devono affrontare, gestire e superare, lungo tutta la preparazione, la gara e il post-gara. In generale, la maggior parte degli infortuni durante il percorso sono dovuti ad un sovraccarico dei tessuti (ogni tessuto ha una certa capacità di resistere alla forza applicata ad esso, la quale può essere però oltrepassata).
Le tecniche manipolative osteopatiche non verranno eseguite solo a livello dell'area specifica che causa dolore, ma anche in altri punti chiave del corpo del Paziente. Il trattamento manipolativo osteopatico varia per ogni soggetto.
Quindi un Osteopata dovrà aiutare l'atleta nel:
gestione del carico che risulterà variabile
rafforzamento e bilanciamento a livello del cingolo pelvico
miglioramento dell'appoggio del piede
analisi dell'andatura e del ciclo del passo (arti superiori compresi)
... Ma anche in caso di (solo per fare qualche esempio): 1. GINOCCHIO = Sindrome femoro-rotulea - questa sindrome viene generalmente considerata come "ginocchio del corridore" - Sindrome da stress tibiale mediale -Tendinopatia rotulea 2. PIEDE - Fascite plantare - Infiammazione della fascia plantare 3. SCHIENA - capacità di rotazione della colonna vertebrale
ALTRI PICCOLI CONSIGLI
Stabilire un piano di allenamento vario (es. sessioni di frazionato, fartlek e chilometro verticale)
Adattare l'alimentazione e rimanere idratati
Non dimenticare il riscaldamento e lo stretching
Seguire una buona preparazione fisica
Non partire troppo veloce e approfittare dei punti di ristoro: il riposo e il recupero sono fondamentali
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