La funzione delle vertebre cervicali superiori (devono essere considerate come un unico elemento funzionale, da C0 [occipite] a C3 [III vertebra cervicale]), deve essere attentamente analizzata durante l'esame clinico da qualsiasi terapista manuale, poichè risulta un indice fondamentale per diverse caratteristiche anatomo-funzionali di un soggetto (Jung and Bhutta, 2021) (Sukari et al., 2021):
connessione osteo-articolare con la colonna toracica e gli arti superiori
supporto e mozione del cranio
protezione del midollo spinale, della compagine neurologica e dei vasi maggiori verso e dal capo e il cingolo scapolare
inserzione dei muscoli da e verso la gabbia toracica, gli arti superiori e il capo
ricezioni e reazioni agli input sensoriali, al fine di interagire in modo efficace con il nostro ambiente interno ed esterno
aiuto al sistema visivo nell'essere parallelo al suolo, in connessione con la funzione vestibolare e acustica, fondamentali nel macrosistema dell'equilibrio
aiuto nella deglutizione, nella suzione e nel sollevamento della gabbia toracica durante l'inspirazione
Il test di flessione + rotazione è il test più utilizzato per valutare il range di movimento nel piano trasversale del rachide cervicale superiore ed è un test valido e affidabile (Rodriguez-Sanz et al., 2021).
Le vertebre cervicali C1 e C2 sono note come vertebre cervicali atipiche, per la presenza di particolari ossei, atti sia a sostenere che a muovere più facilmente il cranio (Jung and Bhutta, 2021).
> C1, o atlante, non ha un processo spinoso e si articola con i condili occipitali dell'osso occipitale del cranio, formando l'articolazione atlo-occipitale. I movimenti primari dell'articolazione atlo-occipitale sono la flessione e l'estensione ed è quindi responsabile del movimento verticale del collo (Rahman and Das, 2021).
> C2, o epistrofeo, si articola superiormente con C1, grazie a una struttura ossea unica chiamata dente o processo odontoideo. Il dente consente una maggiore libertà di movimento nella rotazione della testa (50% della rotazione permessa dall'intera colonna cervicale!) (Rahman and Das, 2021).
Ma non solo, è fondamentale analizzare la cervicale alta in caso di cefalea (presenza di un importantissimo ponte mio-durale), colpo di frusta (esaminata precedentemente de un Medico), dolore e rigidità cervicale e dorsale, dolore al cingolo scapolare e alla porzione anteriore della torace, dolore al braccio non di origine radicolare, affaticamento, irritabilità e problemi di concentrazione e visione offuscata e acufene (Rodriguez-Sanz et al., 2021) (Stenersen and Bordoni, 2021).
Oltre agli effetti biomeccanici, la manipolazione articolare ha mostrato effetti neuro-fisiologici come (Peng et al., 2021) (Rodriguez-Sanz et al., 2021) (Bishop et al., 2015):
cambiamenti nell'eccitabilità spinale e nella funzione neuro-motoria
diminuzione dell'eccitabilità corticale
attivazione delle aree di elaborazione del dolore
aumento dell'attivazione nelle vie inibitorie
cambiamenti nella connettività funzionale del cervello in stato di riposo
miglioramento nella propriocezione e del controllo senso-motorio
Per di più, precedenti studi hanno rivelato che un'alterata mozione dell'articolazione atlo-epistrofea (soprattutto per quanto riguarda il movimento di flessione) può accelerare la degenerazione spinale cervicale, poiché comporta un cambiamento a livello funzionale del bilanciato sistema muscolo-legamentoso e la conduzione stessa dello stress meccanico a livello cervicale (Gong et al., 2021).