CAUSE
La nausea, insieme ad altri sintomi come il vomito e il senso di instabilità, può essere dovuta a molte ragioni, ad esempio a cause neurologiche, ormonali, cardio-vascolari (es. alterazioni della pressione arteriosa), oftalmologiche, otorinolaringoiatriche o traumatiche (es. colpo di frusta).
APPROFONDIMENTI
Generalmente in ambito medico si esegue una risonanza magnetica del capo e del collo, al fine in primis di escludere condizioni pericolose per il Paziente stesso e per presupporre quindi che la nausea possa essere potenzialmente di competenza del rachide cervicale; tuttavia, come spesso accade, le prove fornite finora non sono sufficientemente convincenti da giungere a un pieno consenso scientifico sul meccanismo patogenetico (Sun et al, 2018) (Jackson, 2010).
AMBITO MANIPOLATIVO OSTEOPATICO
Se di interesse cervicale, in letteratura i Pazienti con diagnosi di spondilosi, perdita delle fisiologica lordosi o di instabilità a livello della colonna riportano comunemente, tra tanti altri sintomi, anche quello della nausea (23%) (Sun et al, 2018) (Steilen et al, 2014) (Leaver et al, 2013).
Comportamenti giornalieri o lavorativi favoriscono anche nei soggetti giovani una rettilinizzazione del tratto cervicale e di conseguenza questo tipo di rimodellamento articolare e funzionale; pertanto non è da sottovalutare la postura di tutti i giorni e le attività che si svolgono, anche in giovane età (Sun et al, 2018).
IPOTESI
Una delle ipotesi che si è formulata negli anni è che le strutture articolari e mio-fasciali spinali degenerate (es. presenza di osteofiti o iperplasia dei legamenti gialli del rachide cervicale, con conseguente interessamento del midollo e delle meningi spinali) potrebbero irritare e rendere difficoltoso lo scorrimento dei vasi sanguigni circostanti e delle radici nervose di C2, C3 e C4 e, se in presenza di una disfunzione importante che interessa anche le strutture mio-fasciali cervicali, anche del nervo vago (Sun et al, 2018) (Steilen et al, 2014).
Oltre alle altre innumerevoli funzioni, il nervo vago invia innumerevoli divisioni a livello del sistema gastro-enterico e viceversa, attraverso l'asse cervello intestino (Gould, 2019) (Bonaz et al, 2017).
CASO CLINICO
Miriam, 38 anni, insegnante
Una settimana fa, dopo la cena, Miriam ha portato fuori il suo cane per il consueto giro. Dopo essere rientrata, ha avuto una sensazione di mancamento e ha cominciato a sentire nausea e una forte instabilità, che non le permetteva di rimanere in stazione eretta.
Dopo essere stata portata al pronto soccorso e dopo aver appurato che non ci fossero condizioni infauste in corso, si è indagata anche la colonna cervicale: dalla TAC è risultata un'importante rettilinizzazione del tratto cervicale, in particolar modo del tratto cervicale superiore e la presenza di osteofiti, a livello delle unità vertebrali C3C4 e C4C5.
Durante l'esame obiettivo ho riscontrato una rettilinizzazione non solo del tratto cervicale, ma anche di tutta la colonna spinale, con una importante perdita di lordosi anche a livello della colonna lombare. Il bacino era retroverso e i punti di maggior fissità risultavano i passaggi di curva e la cerniera occipito-atlante-epistrofea.
Il trattamento si è basato proprio sulle disfunzioni rinvenute durante l'esame obiettivo, con l'integrazione della compagine anteriore, che non offriva un corretto supporto e stabilizzazione. Anche gli arti inferiori sono stati trattati in questo senso: senza una adeguata spinta ascendente, la porzione sacro-lombo-pelvica non può ottenere un aiuto efficace dalla sua base di appoggio.