La valutazione manuale osteopatica iniziale, al fine di trovare e successivamente correggere eventuali disfunzioni sacrali, incomincia con una palpazione e un'indagine di movimento dell'osso sacro, volte al rinvenimento di limitazioni del movimento sacrale stesso (McParland and DeLuca, 2020).
Successivamente a queste due prime prove, la palpazione deve indagare anche l'orientamento e la posizione del sacro, rispetto alle ossa con cui entra in articolazione, ossia le ossa iliache, il coccige e la quinta vertebra lombare (McParland and DeLuca, 2020) (Friggitrice et al, 2009).
Le forze operanti sul sacro sono dirette grazie agli importanti legamenti che lo avviluppano e si esprimo su diversi assi di movimento: tre trasversi (superiore, medio e inferiore), uno sagittale antero-posteriore e due obliqui (destro e sinistro) (Mnabhi, 2015) (Heinking and Kappler, 2011).
Ma perchè gli assi di movimento sono così significativi e quindi di conseguenza è importante identificare una disfunzione del movimento stesso (comunque non solo per il sacro)?
In primis, per la deambulazione: come si fa a camminare senza scomodare l'osso che fa comunicare il tronco con gli arti inferiori??!!
Ma come si sa di avere una disfunzione a livello del sacro o delle sue articolazioni con le ossa iliache (Yu et al, 2018) (Licciardone et al, 2014) (Ehrenfeuchter, 2011)?
sintomi senza un quadro diagnostico positivo (nessuna alterazione negli esami strumentali: RX o RMN)
dolore riferito all'inguine, alla porzione interna delle natiche, lateralmente al sacro e al di sotto delle creste iliache
dolore pungente, acuto e noioso, anche in lombare
il dolore può ripercuotersi sulla faccia posteriore della coscia, in associazione alla contrattura dei muscoli
dolore durante la seduta e migliorato durante l'ortostasi (stando in piedi) o la deambulazione (camminata)
possibile presenza in anamnesi di traumi nella zona del bacino, di un parto difficoltoso o di costipazione e crampi durante il mestruo
Tra le diverse tecniche che si possono effettuare per correggere una disfunzione a livello del sacro o delle sue articolazioni con le ossa iliache, si deve sempre scegliere quella più adatta, in base al quadro clinico, a quello valutativo e al razionale osteopatico del Paziente preso in considerazione (Yu et al, 2018).
Una tecnica per la disfunzione somatica sacrale è per esempio il sacral rocking, o dondolio sacrale, che utilizza le oscillazioni respiratorie, al fine di ridurre la restrizione di movimento dell'osso sacrale (Yu et al, 2018). Le oscillazioni respiratorie interessano anche la colonna lombare, a causa delle inserzioni del muscolo diaframma, in particolare a livello della prima, seconda e terza vertebra lombare e di conseguenza anche il sacro e le ossa che si articolano con esso, poichè il sacro è direttamente articolato con l'ultima vertebra lombare (Yu et al, 2018).
Il trattamento manipolativo osteopatico può essere quindi utilizzato per trattare la disfunzione somatica del sacro e per ottimizzare l'efficienza biomeccanica del bacino, in concerto con gli arti inferiori. Oltre a ciò, il trattamento del sacro potrebbe influenzare il sistema nervoso parasimpatico di pertinenza dell'intestino crasso e dei sistemi genito-urinari; in questo modo, il trattamento del sacro potrebbe aiutare diverse condizioni, quali lombalgia, costipazione e dismenorrea (Yu et al, 2018).