Dalla spiegazione di Kenny and Bordoni, 2020
Il nervo vago, o decimo nervo cranico, è sempre più analizzato e indagato, per le sue competenze funzionali, patologiche, anti-infiammatorie e antalgiche. Ma qualcuno ha rivisto la sua anatomia?
Il vago è il più lungo nervo cranico dei 12 che possediamo, formato sia da fibre motorie che sensitive, sia afferenti (che provengono dalla periferia, in particolar modo dalla porzione esterna dell’orecchio, dalla membrana del timpano, dalla carotide e dalla aorta, dalla faringe e dalla lingua; tutte informazioni che successivamente vengono convogliate al nucleo del tratto solitario), che efferenti, le quali provengono dal tronco-encefalo, regione del sistema nervoso centrale, nello specifico a livello del midollo allungato: - Nucleo ambiguo: deglutizione e fonazione - Motore dorsale: organi toracici e addominali (cuore – imputato nella patogenesi e nel controllo fisiologico della bradicardia, durante episodi ipotensivi e nell'infarto congestizio, polmoni – imputato nella patogenesi della BPCO ed esofago / stomaco, pancreas, milza, reni, ghiandole surrenali e intestino tenue) e ghiandole gastro-enteriche.
Le sue fibre decorrono dal tronco-encefalo, fino al torace, passando per diverse regioni anatomiche:
1) Forame giugulare – cranio
2) Collo – foglietto carotideo
3a) VAGO DESTRO: anteriormente all'arteria succlavia – cavità toracica (lato destro della trachea, posteriormente l’ilo polmonare
3b) VAGO SINISTRO: anteriormente all'arteria succlavia – cavità toracica (posteriormente al nervo frenico e al polmone di sinistra) - Plessi polmonari - Plesso esofageo
Inoltre le fibre vagali innervano alcuni muscoli striati, in particolar modo della laringe (muscoli intrinseci – imputato nei riflessi della tosse e coinvolto durante l’apnea) e della faringe (elevatore del velo palatino, salpingofaringeo e palatofaringeo – imputato nella patogenesi della disfagia, della disartria e della raucedine), il palatoglosso e il muscolo cricotiroideo.
Infine il vago è coinvolto nella regolazione della contrazione delle cellule linfatiche, nel trattamento dell’epilessia, della depressione e dell’ansia.