Oggi vorrei approfondire alcuni aspetti dell'approccio osteopatico, in riferimento a una particolare categoria di Pazienti, i quali vanno trattati e presi in carico da diverse figure mediche e riabilitative e quindi vanno accuditi (in questo caso, più di ogni altro, bisogna cercare di adattarsi al Paziente!) attraverso un percorso multidisciplinare: i Pazienti affetti da patologie neuro-degenerative. Vi riporto dopo la spiegazione iniziale, due esempi di Pazienti che ho avuto il piacere di trattare in studio.
Per questo tipo di Pazienti, gli obiettivi per un Osteopata saranno, nei limiti della patologia di riferimento e dello stato attuale del Paziente che non vanno mai dimenticati, sostenere e trovare nuove strategie per affrontare e gestire le disabilità presenti e migliorare la qualità della vita, intesa come essere autonomi nelle funzioni fisiologiche di base, nelle varie attività giornaliere e nelle relazioni con gli altri.
Le nuove strategie da trovare, apprendere e praticare (sempre in sicurezza), come da fondamento osteopatico, devono basarsi sul movimento, sulla capacità articolare e sulla gestione della elasticità corporea, sia sul loro controllo che sulla funzione tissutale stessa:
per trovare, apprendere e praticare nuove strategie di movimento, bisogna sempre capire come il Paziente utilizza le capacità motorie conservate, dopo l'arrivo della malattia (controllo e mantenimento dell'equilibrio + efficienza dei sistemi motorio e sensitivo-sensoriale)
tutti i tessuti devono essere liberi di scorrere singolarmente e tra di loro (c'è sempre una intima correlazione tra i vari tessuti corporei) ed devono essere liberi di esprimere i loro micro e macro movimenti senza restrizioni
i tessuti che purtroppo devono adattarsi a un cambiamento non solo di funzione ma anche di struttura (es. fibrosi, ispessimento, sostituzione...), vanno analizzati e presi in considerazione nel contesto del nuovo schema motorio, di motilità e scambio vasale e chimico intrinseco, i quali rientrano nei movimenti insiti del tessuto
ci si deve sempre ricordare e quindi sfruttare a proprio vantaggio l'immensa capacità del sistema nervoso di adattarsi, sia nella sua componente di informazione, di integrazione e di risposta
Caso clinico 1
- Dolore all’elevazione a livello della spalla sinistra, associato a parestesia della mano (alterazione sensitivo-sensoriale), emiparesi dell'arto superiore sinistro e spasticità dell'arto inferiore destro
- Sclerosi multipla insorta 15 anni fa
⚠️Emiparesi: perdita di fibre muscolari, diminuzione della capacità di sintesi e scissione tissutale e sostituzione del tessuto muscolare --> diversa funzione motoria di contrazione e trasmissione della forza muscolare
⚠️ Spasticità: modifica della struttura mio-fasciale (ispessimento) --> diversa motilità e trasmissione della forza muscolare (disequilibrio in particolar modo in questo Paziente, nello scendere le scale)
💀 Punto di vista osteopatico: (1) tecniche che mirano ad un movimento simile a quello del tessuto stesso (2) movimento che permea le fibre tissutali (3) mobilizzazioni ritmiche
⚠️ Sclerosi multipla: processo infiammatorio cronico autoimmune con placche di demielinizzazione, che nella fase cronica assumono caratteristiche simili a cicatrici --> alterazione della componente nervosa
Caso clinico 2
- Disequilibrio e insicurezza nel cammino, a causa della flessione in avanti del busto
- Morbo di Parkinson diagnosticato 7 anni fa
⚠️ Camptocormia: rimodellamento e sostituzione della muscolatura longitudinale della colonna e del busto --> minor risposta contrastante la forza di gravità, caratterizzata da: (1) tronco e capo in semiflessione (2) arti superiori rivolti verso il centro del corpo (3) spalle anteposte (4) avambracci in semiflessione e intrarotazione (5) arti inferiori rivolti verso il centro del corpo (6) ginocchia in semiflessione (7) piedi in leggero varismo
💀 Punto di vista osteopatico: considerare le capacità fisiche rimaste, le abilità manuali, il controllo dell'equilibrio e della postura, durante l'ortostasi e il cammino --> favorire una nuova trasmissione di movimento tissutale e articolare
Colgo l’occasione con questo post, di ringraziare una delle mie migliori insegnanti e mentori, che hanno ispirato e influenzato in maniera positiva il mio lavoro, sia di Osteopata, che di ricerca e approfondimento,
grazie Liria per i preziosi insegnamenti!