L'ottica con cui deve essere trattata una Paziente incinta al terzo trimestre è sicuramente la preparazione al parto.
In letteratura, vi sono comunque anche significativi miglioramenti, sia a livello clinico che statistico, nei punteggi relativi al dolore e al funzionamento di tutta la colonna vertebrale, sottolineando che non vi è alcun rischio associato al trattamento manipolativo osteopatico per le donne in gravidanza durante il terzo trimestre (Hensel et al., 2015) (Licciardone, to the Editor).
Durante il trattamento, l'Osteopata modulerà il tocco, il tempo di somministrazione della terapia e le tecniche utilizzate, al fine di proporre un trattamento specifico, personalizzato e mai seguendo un protocollo standard (Hensel et al., 2015).
Ma come aiutare il corpo della Paziente per la preparazione al parto?
L'Osteopata avrà come obiettivo l'ottimizzazione della mobilità sia della sfera uterina, sia della sfera pelvica, che di quella spinale.
Analizzerà e tratterà quindi le disfunzioni a carico dell'utero, in correlazione all'osso sacrale e dell'osso sacro stesso (molto comuni soprattutto in gravidanza), alle fosse iliache, ai diaframmi e ai muscoli pelvi-trocanterici, senza dimenticare il coccige e i suoi legamenti (Sheraton et al., 2018).
Detto ciò, considererà necessariamente anche il triangolo lombo-pelvico in toto (prendendo assolutamente in considerazione anche la sinfisi pubica), assieme alla cerniera dorso-lombare, alle coste basse e ai diaframmi corrispondenti (Sheraton et al., 2018).
Infine non potrà esimersi dall'analizzare e trattare le disfunzioni che rinviene lungo tutta la colonna spinale, in particolare a livello dell'articolazione atlo-occipitale (Sheraton et al., 2018).