La sindrome del tunnel carpale è uno dei più comuni intrappolamenti neurologici a livello dell’arto superiore (Bermas, 2020) (Talebi et al, 2018) (Osterman and Matzon, 2012).
Le possibili cause possono essere (Talebi et al, 2018):
(1) sovrautilizzo, soprattutto con una presa stretta della mano
(2) traumi ripetitivi
(3) posture scorrette
(4) alterazioni metaboliche
Tra queste possibili cause, rinveniamo quindi durante la gravidanza molti adattamenti a più livelli, che potrebbero rientrare nella classificazione eziologica redatta sopra e che predisporrebbero la futura mamma alla sindrome del tunnel carpale (Bermas, 2020) (Talebi et al, 2018) (Osterman and Matzon, 2012) (Elliott and Burkett, 2012) (Siu et al, 2012):
(a) fluttuazioni ormonali (in gravidanza vi è un aumento dei livelli di progesterone, con conseguente ritenzione fluidica)
(b) importanti scambi fluidici
(c) cambiamenti muscolo-scheletrici
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La componente nervosa coinvolta è il nervo mediano e il suo scorrimento difficoltoso causa tutto un corredo sintomatologico a livello della sua distribuzione a livello della mano (Siu et al, 2012):
· dolore urente, insensibilità e parestesia, più tipicamente a livello delle prime tre dita
· possibile, ma meno frequente, irradiazione lungo tutto il braccio (fenomeno di Valleix)
· peggioramento lungo la notte
· minor forza nella presa della mano
· atrofia muscolo tenar (muscolatura a livello del pollice, faccia palmare)
Oltre a ciò vorrei menzionare le strutture anatomiche interessate (il tunnel carpale è principalmente formato da componenti inelastiche), poiché ritroviamo a questo livello una organizzazione a dir poco complessa tra di esse (Siu et al, 2012):
legamento carpale trasverso o retinacolo dei flessori, il quale è costantemente teso
+ osso unciforme (punto più stretto del passaggio del nervo mediano) e pisiforme (medialmente) e scafoide e trapezio (lateralmente)
+ nervo mediano
+ tendini dei muscoli flessori delle dita (superficiale e profondo e flessore del pollice)
= tunnel osteo-fibroso
Detto ciò, sembrerebbe che la terapia conservativa sia consigliata in un quadro di sindrome del tunnel carpale, soprattutto in gravidanza, da lieve a moderata, con un risultato positivo approssimativamente nell’80% dei Pazienti, nonostante possibili recidive (Bermas, 2020) (Lavelle, 2012) (Osterman and Matzon, 2012) (Siu et al, 2012):
tra i compiti di un Osteopata ci sono quindi la ricerca e la risoluzione di eventuali disfunzioni somatiche
(zone di alterata sensibilità, asimmetria, movimento e caratteristiche tissutali)
a livello dell’intero arto superiore e del cingolo scapolare
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1. allungamento e rilasciamento punti di maggior densità mio-fasciale
2. rinvenimento e trattamento dei di trigger points
3. diminuzione della pressione all'interno del tunnel carpale
4. aumento del range di movimento
5. riduzione edema e conseguente miglioramento della circolazione
6. rafforzamento selettivo della muscolatura