Prima di rispondere alla domanda, è utile introdurre da dove proviene l'Osteopatia e quali sono le peculiarità del trattamento cranio-sacrale... buona lettura! Il trattamento manipolativo osteopatico è stato sviluppato negli Stati Uniti nel 1874 da A. T. Still e per la World Health Organization (WHO), esso concerne una terapia prettamente manuale. In letteratura viene inclusa nelle medicine complementari e alternative (Kaieser et al, 2020) (Prevost et al, 2019) (Bagagiolo et al, 2016). L'Osteopatia cranio-sacrale è un tipo di trattamento manipolativo elaborato invece da W. G. Sutherland agli inizi del 20° secolo, grazie alle sue prime ipotesi di funzionamento e di disfunzione, a livello dei diversi tessuti dell'asse che si instaura tra le ossa del cranio e l'osso sacrale, di: - meccanismo respiratorio primario - intrinseche fluttuazioni del liquor cerebrospinale - specifici cambiamenti nelle membrane durali L'indagine e il trattamento cranio-sacrale (attuabile sia su Pazienti con sintomi, che asintomatici) si realizzano sempre attraverso una palpazione delle strutture dell'intero asse cranio-sacrale; palpazione che risulta non-invasiva e gentile, al fine di modificare i parametri del meccanismo di funzionamento cranio-sacrale (Guillaud et al, 2016). Malgrado tale approccio presenti diversi punti a favore, è doveroso specificare che in letteratura c'è comunque ancora una viva discussione sulla (Guillaud et al, 2016): (1) veridicità delle ipotesi di Sutherland (2) affidabilità del processo di indagine (3) efficacia clinica del trattamento osteopatico e delle strategie terapeutiche. Ciononostante, il trattamento osteopatico cranio-sacrale viene sempre più utilizzato, grazie al suo approccio non-invasivo, soprattutto suo Pazienti pediatrici, i quali mostrano una notevole risposta a questo tipo di trattamento (circa il 23% dei Pazienti che si sottopongono a un trattamento osteopatico sono Pazienti pediatrici) (Kaieser et al, 2020) (Bagagiolo et al, 2016).
Le tecniche utilizzate per trattare i Pazienti pediatrici sono eseguite in maniera delicata, sebbene debbano essere comunque specifiche, in quanto devono rispettare e sfruttate le capacità di movimento ed elasticità del bambino che viene trattato.
Diversi genitori richiedono un consulto osteopatico per una varietà di condizioni che riguardano il proprio bambino, che possono interessare non solo le strutture muscolo-scheletriche: ad esempio il trattamento osteopatico può essere utile in caso di cefalea e disturbi del sonno, plagiocefalia e asimmetrie funzionali craniche, in caso di problematiche di occlusione dentale e alterazioni stomatognatiche o esiti cicatriziali post-operatori e traumatici.
Tali condizioni possono essere affrontate non solo attraverso l'approccio cranio-sacrale, ma anche attraverso altre metodiche (Prevost et al, 2019):
trattamento dei tessuti mio-fasciali e viscerali, per esempio in caso di reflusso gastro-esofageo, rigurgito (soprattutto nei primi mesi), come anche in caso di coliche e stati di stitichezza
mobilizzazioni della colonna spinale, per esempio nelle condizioni di scoliosi, atteggiamento scoliotico o sintomi algici a livello vertebrale
mobilizzazione articolare, per esempio con un piede piatto, asimmetrie funzionali degli arti o disturbi nella coordinazione motoria
I trattamenti manipolativi osteopatici per neonati e bambini sono quindi possibili per tutte le problematiche che riguardano il periodo successivo al parto e l'accrescimento psico-motorio. Le sedute si possono effettuare in presenza di sintomi, ma anche per accompagnare il piccolo nel suo naturale processo di crescita e aiutarlo nell'affrontare i cambiamenti fisiologici delle importanti tappe di apprendimento neuro-motorio. Prima di ogni seduta osteopatica pediatrica viene effettuato un esame obiettivo neonatale e pediatrico, al fine di monitorare l'accrescimento psico-motorio del bambino.