Oggigiorno lavorare al computer è diventato ormai la norma per moltissime persone. Tuttavia, è ormai noto che mantenere per molte ore una posizione (talvolta o per la maggior parte del tempo scorretta) seduta, può portare a una sintomatologia dolorosa a livello della colonna spinale, del capo o degli arti superiori.
Il motivo del consulto più frequente in una situazione di questo tipo è sicuramente una cervicalgia o una cefalea tensiva, ma talvolta i Pazienti possono riferire il sintomo in un'altra zona corporea.
Ad esempio, una mia cara amica è venuta per un consulto in studio per un dolore interscapolare, dopo il suo quotidiano lavoro al pc. E' un soggetto normopeso, in salute e la sua anamnesi remota presenta unicamente un parto cesareo.
Non essendoci altre patologie concomitanti, abbiamo analizzato insieme la situazione sia dal punto di vista ergonomico che biomeccanico e abbiamo cercato di modificare alcune sue abitudini che potessero essere non consone al benessere del suo corpo, al fine di trovare degli escamotage facilmente riproducibili per gestire al meglio questa situazione lavorativa costante.
CAMBIAMENTI APPORTATI DALLA PAZIENTE:
scelta di una sedia che le permettesse di appoggiare sia l'intera colonna come anche le permettesse di avere una migliore altezza rispetto al piano d'appoggio del tavolo e quindi degli arti superiori
inizio di una attività sportiva quotidiana o almeno settimanale (tre volte alla settimana): yoga
miglior rapporto tra ore di lavoro e mobilizzazione del corpo, tramite piccole pause
TRATTAMENTO MANIPOLATIVO OSTEOPATICO:
rilascio delle zone mio-fasciali riorganizzate in contrattura o sotto forma di trigger point
mobilizzazioni della colonna e della gabbia toracica
manipolazioni HVLA delle unità vertebrali toraciche che necessitavano
tecniche ad energia muscolare (con la collaborazione della Paziente)
MANTENIMENTO DEL BENESSERE OTTENUTO:
applicazione di una fonte di calore a fine giornata
equilibrio fra stretching e rinforzo muscolare dei muscoli della colonna e dell'addome
mantenimento della mobilità della gabbia toracica, grazie a esercizi di respirazione