La tendinite del bicipite brachiale descrive una condizione clinica di tenosinovite (infiammazione a carico del complesso della guaina sinoviale e del tendine), che colpisce più comunemente la porzione tendinea del tendine del capo lungo del muscolo bicipite brachiale (LHB) mentre decorre all'interno del solco bicipitale nell'omero prossimale. Il continuum della patologia clinica spazia dalla tendinite infiammatoria acuta alla tendinopatia degenerativa (Varacallo and Mair, 2020).
I termini "tendinite", "tendinosi" e "tendinopatia" sono spesso usati in modo intercambiabile per descrivere il dolore causato da un tendine che spesso deriva da un sovraccarico funzionale (Streit et al, 2015).
Tuttavia, il termine "tendinopatia" è più adatto per descrivere il dolore cronico che colpisce un tendine, poiché questo vocabolo non presuppone necessariamente una patologia sottostante (Streit et al, 2015).
Il termine "tendinite" del tendine LHB è comunemente usato per descrivere il dolore alla spalla anteriore, a causa di un movimento ripetitivo che si verifica quando il tendine scorre lungo un percorso limitato all'interno del solco bicipitale (Streit et al, 2015).
Da queste poche righe capiamo ancora una volta come sia importante partire dall’anatomia…
L'anatomia del tendine LHB è unica in quanto ha porzioni sia intra- che extra-articolari a livello della spalla, ciascuna esposta a diversi schemi di carico (Tiwana et al, 2020) (Raney et al, 2017) (Streit et al, 2015).
Strutturalmente il tendine è contenuto all'interno di una guaina sinoviale mentre passa attraverso l'articolazione della spalla; questa guaina continua a coprire il tendine attraverso il solco bicipitale (Varacallo and Mair, 2020) (Raney et al, 2017) (Streit et al, 2015).
Il tendine LHB ha due origini (Varacallo and Mair, 2020) (Raney et al, 2017):
1. tubercolo sopraglenoideo
2. labbro glenoideo superiore
All'interno dell'articolazione, il tendine è extra-sinoviale e passa obliquamente, dirigendosi verso il solco bicipitale (sito tra le due tuberosità del’omero) dove è situata un’importantissima imbracatura tendo-legamentosa di sostegno per il tendine. Il tendine LHB si unisce distalmente al capo breve del bicipite brachiale (Varacallo and Mair, 2020).
Qual è il ruolo biomeccanico (Varacallo and Mair, 2020) (Raney et al, 2017)?
Il ruolo stabilizzante del tendine LHB è solamente passivo nella spalla, mentre la funzione principale del muscolo bicipite è la supinazione dell'avambraccio e la flessione del gomito. Il bicipite contribuisce anche al 10% della potenza totale nell'abduzione della spalla (allontanamento dal busto) quando il braccio è in rotazione esterna (Varacallo and Mair, 2020).
Ma quindi qual è il processo fisiopatologico in una tendinopatia da LHB (Tiwana et al, 2020) (Raney et al, 2017) (Streit et al, 2015)?
1. Tenosinovite secondaria a trazione, attrito e rotazione della spalla ripetitivi
2. Infiammazione della porzione tendinea del solco bicipitale
3. Aumento di diametro del tendine in seguito a gonfiore e/o emorragia
4. Compromissione ulteriore del tendine, in quanto si irrita meccanicamente nel suo spazio ristretto
5. Aumento della pressione e di specifici siti di trazione che predispongono il tendine a forze di taglio patologiche, nonostante in questa fase conservi ancora un certo grado di mobilità
6. Ispessimento della guaina LHB, fibrosi e compromissione vascolare
7. Alterazioni degenerative, cicatriziali e aderenziali associate che compromettono la mobilità del tendine LHB
= il tendine quindi diventa patologicamente “ancorato” al solco, esacerbando ulteriormente i potenziali punti di trazione e complessivamente aumenta le forze di taglio subite dal tendine LHB lungo il suo percorso, con cambiamenti istopatologici ben consolidati e osservati anche in altre tendinopatie croniche
Un’anamnesi completa dovrebbe comprendere domande come (Raney et al, 2017):
Insorgenza senza causa apparente del dolore alla spalla, sulla faccia anteriore
Esacerbazione dei sintomi con attività quotidiane
Dolore che si irradia lungo il braccio (faccia anteriore) dalla spalla
Possibile presenza di clic o schiocchi udibili, nel contesto dell'instabilità del bicipite prossimale
Dolore a riposo e dolore notturno
Sport praticati, come per esempio baseball, pallavolo e altri sport che prediligono il gesto atletico di lancio
Storia delle occupazioni (lavorative e non) manuali/fisiche
Dominanza della mano
Storia di lesioni/traumi/operazioni chirurgiche anche delle spalle e/o del collo
L'imaging diagnostico può essere davvero di aiuto nei Pazienti con dolore alla spalla acuto o cronico, proprio a causa della complessa anatomia della zona, grazie a una radiografia, a una ecografia o a una risonanza magnetica (Varacallo and Mair, 2020).
Come si può gestire una situazione del genere (Tiwana et al, 2020) (Raney et al, 2017)?
A. Gestione non chirurgica (che include anche il trattamento manipolativo osteopatico):
1. Periodo di riposo (soprattutto in acuto)
2. Modifica delle attività (soprattutto in acuto)
3. Uso di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS)
4. Correzione della biomeccanica dell’articolazione della spalla e della scapola
5. Rafforzamento selettivo della muscolatura del cingolo scapolare (cuffia dei rotatori e muscolatura periscapolare)
6. Stretching mirato delle strutture della compagine anteriore della spalla, come ad esempio il piccolo pettorale
7. Iniezioni
B. Gestione chirurgica
Il rinvio dovrebbe essere preso in considerazione nel contesto di dolore/sintomi persistenti nonostante 6-8 settimane di gestione non operatoria, a seguito di diagnosi di sublussazione e/o lussazione del tendine e nell'ambito della deformità "Braccio di Ferro" (Tiwana et al, 2020).
Approfondimento del dolore come percezione: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5489872/